
Ritratto della borghesia in Nero (1976)
- Stefano Sansoni
- 18 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Un dato rovente, negli anni 30 l'Italia era spinta in una guerra "di cui occorre parlare il meno possibile". Una frase presa dal dialogo tra borghesi e nobili nel film "Ritratto della borghesia in Nero" dove un'acerba Ornella Muti dona corpo e anima all'anticonformismo ante-litteram.
Il risultato è un film ambientato a Venezia negli anni '30 e girato nei '70, che restituisce - 50 anni dopo- un potere distopico ed illogico tipico dell'Italia. Giovani arrampicatori sociali contro lo status-quo, gioventù represse nei circuiti alto-borghesi e nobili, che trovano una valvola di sfogo nell'ambiguità, nel potentato silenzioso e becero. Una pagina allucinante e contemporanea.













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